Esposizione “Un destino, alle fonti della tragedia”

A cura dell’associazione AIAP Monaco collettiva presso il Castello dei Doria.

Prendendo come genesi la storia romanzesca che lega il Principato monegasco alla comune di Dolceacqua alla fine del XV secolo e seguendo l’oscuro destino di Bartolomeo Doria, figlio di Francesca Grimaldi e Luca Doria, ricorderemo questo momento storico di ravvicinamento che per mezzo secolo migliora le relazioni tra i due partiti (Ghibellini e Guelfi) attraverso il genere della tragedia.
L’epoca in cui si inserisce l’epopea di Bartolomeo Doria ci riporta nella storia del nostro territorio.
Una cartografia continuamente ridefinita che passa da un protettorato a l’altro, in costante tensione politica. Il dramma, già intuito dalla discendente della dinastia dei Grimaldi e le molteplici peripezie che lo precedono e che ne seguono, avrebbero potuto essere l’origine di una tragedia letteraria.
Ci fermeremo su di uno degli aspetti fondamentali di questo genere che riecheggia con l’umanità in tutte le epoche: la tragedia insegna attraverso una storia, un racconto individuale, risultato di esperienze di vita sorprendenti e di decisioni radicali che ne derivano. Nasce in un momento di trasgressione, violazione di una regola che mantiene le relazioni umane all’interno della società, assumendosi la responsabilità di una colpa che è sempre politica o morale. Una scelta di un personaggio, che in un istante cambia il destino di un’intera popolazione.
Il luogo di esposizione, il castello dei Doria, la cui architettura restante ci immerge immediatamente all’interno di una scenografia teatrale, mantiene nuovamente questo legame con la tragedia antica. Queste storie di uomini e donne illustri, tra cui le esaltate passioni scatenano nello spettatore effervescenza e sconvolgimenti.
Le opere, pensate per il castello, sono racconti astratti, emozioni percepite, varie interpretazioni e conversioni della detta storia. Un destino tragico che, nonostante la lontananza nel tempo, ci permette di pensare le varie analogie, cosi personale che universale, con la nostra epoca contemporanea.

VISITE DEDICATE:
Sabato 23 e Sabato 30 Marzo h.11:00 (durata della visita 1h) prenotazione tramite ufficio iat entro il 20/03/2024.
Tel. +39 0184 206 666 – whatsapp
E-mail: iat@dolceacqua.it